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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

I Media Audiovisivi: scenari convergenti

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Cristina Collodi ha partecipato al corso "I Media Audiovisivi: scenari convergenti"  presso l'Università degli Studi di Ferrara, erogato dalla piattaforma EduOpen. Competenze acquisite: questo Badge attesta che lo studente ha partecipato e concluso positivamente il corso  "I Media Audiovisivi: scenari convergenti",  ottenendo i seguenti risultati: - conoscere le caratteristiche comunicative base di cinema, televisione e video; - conoscere il sistema audiovisivo contemporaneo; - conoscere i paradigmi comunicativi del web; - conoscere i principi comunicativi dell'audiovisivo online; - conoscere le potenzialità comunicative di YouTube; - conoscere i paradigmi comunicativi delle web series e dei web doc. Per info:  .Bestr

31 LINE nuovo concept per FRIULVINI

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L’immagine grafica, l’icona o segno, è l’indispensabile veicolo della significazione: una sorta di rampa da cui parte un messaggio che ritorna dal passato in chiave moderna. Le tre “cuspidi” che sovrastano l’etichetta dell’intera linea “31 LINE” non sono altro che le tre parti dell’aquila Fiulana: le ali con al centro il tronco. L’aquila, infatti, quale antichissimo segno di potenza, vittoria e prosperità arriva ad immagine delle Terre Friulane fin dal tempo dei Romani per affermarsi quale bicefala, in tempi più recenti, ad indicare sia la sovranità della Gastaldia sia quella del Castellano, cioè del vicario dell’Imperatore che del signore proprietario di un territorio fortificato e difeso. Siamo nel 1509 quando l’impero Asburgico sconfigge Venezia e arriva ad annettere il Friuli fino a Trieste per poi confermarsi nel 1809 con l’arrivo dell’Arciduca d’Austria che proiettò l’intera Regione nello sfarzo della mittelleuropa dell’Impero Ausburgico. L’aquila da falcone

VINI CHIARELLO

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Gianni Chiarello , nel 1970, incomincia la sua grande avventura come imprenditore. A Brendola, un paese in provincia di Vicenza adagiato sulle pendici dei Colli Berici, la sua Azienda Agricola a gestione strettamente familiare, consta oggi di ben 30 ettari vitati sia a DOC che IGT. Sono la vera passione e la capace dedizione dell'intera famiglia a fare da motore alla conduzione delle vigne nei vari passaggi stagionali e alla gestione di tutte le fasi di cantina. Gianni con il figlio Luigi, enologo, riconoscono al territorio e ne esaltano la vocazione di essere il giusto habitat per vini di alta caratura sia da uve autoctone quali il Garganego, il Raboso, il Durello e il Rosato che ne tramandano la tipicità; sia con quelle di carattere internazionale quali il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Pinot Grigio capaci di competere con i più rigorosi esami organolettici. Aromi, sapori, fatica, innovazione, continuo impegno commerciale sono valori che non sono passati inosservati, oltre c

SAN MAMAN DI BRUSEGHIN MARZIO

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Marzio Bruseghin , dalla splendida carriera ciclistica che lo ha portato fino al terzo gradino del podio al Giro d’Italia del 2008, spende la sua grinta e lo spirito sportivo tra le sue vigne poste sulle pendici delle Prealpi Trevigiane a ben 430 mt di altitudine. La vera sfida inizia nel 2004 dove da 20 ettari di terreno 6 vengono vitati secondo il rigido protocollo biologico. Nel 2008, l’anno del grande successo agonistico, le prime bottiglie di Prosecco Doc. Da allora l’impegno diventa una vera passione, anche per l’allevamento degli asinelli che lassù pascolano liberi sfalciando l’erba. Loro sono divenuti il simbolo di questa Azienda Agricola : forti, spontanei, naturalmente biologici. Marzio segue personalmente ed attentamente tutti i momenti del vigneto e della vinificazione delle sue uve Glera: nulla è lasciato al caso. Tutto il processo produttivo deve garantire l’alto standard qualitativo e mantenere intatte le caratteristiche Bio dei vini: il basso impatto ambientale, il rico